Lenin e Hitler
Editore: Rubbettino
Pagine: 148
Anno: 2009
In questo saggio, l’autore sviluppa, sulla base di una puntuale documentazione, una tesi in netto contrasto con le opinioni prevalenti; e cioè che, a dispetto della mortale inimicizia da cui erano divisi, il comunismo e il nazismo avevano lo stesso nemico – la società borghese colpevolmente prostrata davanti a ‘Mammona’ – e lo stesso obbiettivo: la purificazione del mondo attraverso il terrore catartico.
Di qui l’istituzionalizzazione dell’universo concentrazionario, nel quale dovevano essere scaricati tutti gli elementi corrotti e corruttori. Di qui altresì l’idea della rivoluzione come processo catastrofico-palingenetico che sarebbe sfociata, dopo aver annientato la totalità esistente, nella creazione di una umanità trasfigurata.