Ho visto morire il comunismo
Autore: Renzo Foa
Editore: Marsilio
Prezzo: 15 euro
Pagine: 208
Anno: 2010
Renzo Foa è stato un lucido osservatore della realtà impegnato nella costante ricerca della verità.
Una ricerca che lo ha condotto gradatamente dalla critica – maturata attraverso l’esperienza di corrispondente dai paesi del “comunismo reale” – alla rottura con «l’Unità» e al distacco totale nei confronti del partito e dell’ideologia, fino a quella “traversata nel deserto” che è stata la sua vicenda umana e professionale degli ultimi anni.
Ho visto morire il comunismoraccoglie alcuni scritti che segnano le tappe fondamentali del percorso di Foa: le riflessioni sul Vietnam e la Cambogia, dopo gli anni dei grandi reportage in Estremo Oriente, quando la politica estera era divenuta per lui mestiere e passione; gli incontri con Gorbaciov, Dubc?ek, Jaruzelski e Mario Chanes; i ritratti delle sue “cattive compagnie”: Patrice Lumumba e Margarete Buber-Neumann, Viktor Kravc?enko e Arthur Koestler, Ronald Reagan e Karol Wojtyla, personalità molto diverse tra loro ma accomunate dalla ribellione al conformismo e dall’attaccamento alla libertà.
Queste pagine di storia, raccontate con una rara onestà intellettuale, ci restituiscono l’essenza della ricerca di Renzo Foa, «un uomo del suo tempo – lo definisce Lucetta Scaraffia nell’introduzione -, uno di quei giovani che hanno creduto che con la politica si potesse risolvere tutto; per questo si può considerare la sua vita come emblematica, attraversata com’è dal dramma delle ideologie del Novecento».