Il “Tractatus logico-philosophicus” di Wittgenstein
Autore: Pasquale Frascolla
Editore: Carocci
Prezzo: 15,30 euro
Pagine: 324
Anno: 2007
Il Tractatus logico-philosophicus, assieme alle Ricerche filosofiche, è unanimemente riconosciuto come il capolavoro di Wittgenstein. Pur con il suo stile enigmatico e sentenzioso, con la sua estrema concisione ed astrattezza, il Tractatus ha avuto un ruolo decisivo nella storia della filosofia contemporanea.
L’intera corrente della filosofia analitica, nelle sue molteplici diramazioni, ha in esso una delle sue sorgenti, anche se la ricchezza delle intenzioni teoriche del pensiero di Wittgenstein è tale da renderne difficile la classificazione sotto una qualunque specifica etichetta.
Il libro di Pasquale Frascolla ripercorre i motivi fondamentali della complessa opera wittgensteiniana con una costante attenzione alla chiarezza espositiva, ma senza nulla concedere alla banalizzazione dei problemi, rappresentando uno strumento insostituibile per chiunque si voglia misurare con questo classico della riflessione filosofica.
Dopo una breve analisi della genesi, della struttura e della fortuna del Tractatus, viene posta in primo piano la teoria raffigurativa del linguaggio e l’idea, a questa connessa, che vi sia un’ampia e variegata sfera che cade fuori dal dominio di quanto è dicibile sensatamente, e che, proprio per ciò, può essere solo mostrata dal linguaggio.
Il libro si sofferma infine sulla situazione paradossale in cui viene a trovarsi il Tractatus per il fatto che le sue proposizioni non soddisfano i requisiti di sensatezza da esso stesso stabiliti, e sulla celebre ingiunzione al silenzio, con cui l’opera perentoriamente si chiude.