13 cose che non hanno senso
Autore: Michael Brooks
Editore: Longanesi
Prezzo: 18,60 euro
Pagine: 294
Anno: 2010
Ci sono 13 fenomeni che sfidano la capacità di comprensione degli scienziati.
Nella maggioranza dei casi la comunità scientifica li ha più o meno consapevolmente messi da parte o ignorati, forse perché li ha considerati (e li considera) inquietanti o in potenza devastanti rispetto alla visione del mondo cui siamo abituati.
Essi spaziano dalla biologia alla cosmologia, dalla chimica alla psicologia alla fisica, e riguardano l’effetto placebo, le accelerazioni delle sonde Pioneer, i raggi cosmici, le implicazioni di un virus trasgressivo, l’omeopatia, il decimo pianeta, i segnali di una vita extraterrestre, le costanti variabili, la fusione fredda, la vita e la morte, il libero arbitrio, persino il sesso.
A ogni argomento, e ai relativi enigmi, l’autore dedica un capitolo e lo fa con semplicità, nella convinzione che risolvere tali problemi ci aprirà gli occhi su vaste aree della scienza ancora inesplorate.
Non solo, ma ciascuna di queste anomalie, e il modo in cui finora (non) sono state affrontate, avrà moltissimo da insegnarci sulla nostra mente e sul processo di acquisizione della conoscenza.
In altre parole, i misteri della natura sono del massimo interesse, ma ancor più affascinante è il nostro modo di porci di fronte ad essi.
Talvolta è confortante pensare che la scienza domini l’universo; ma le cose non stanno proprio così.