Privato
Autore: Edith bruck
Editore: Garzanti
Prezzo: 15,60 euro
Pagine: 192
Anno: 2010
Privato è una resa dei conti in forma di romanzo: tenera e spietata, fatta di verità e di sentimenti, di personaggi ed emozioni.
È un dialogo violento e amoroso della protagonista-narratrice con la propria madre, che l’ha fatta nascere in un mondo dove è stato possibile l’orrore di Auschwitz.
È un confronto con la fede degli avi, quella che la madre incarnava con forza, quella che è assurdamente, orribilmente diventata una colpa.
È la partita sempre aperta tra la Storia e la vicenda di una sopravvissuta al cospetto della Storia.
È la conversazione impossibile con il fratello Ödön, che non ha mai voluto parlare del proprio passato e della morte del padre, nei campi.
È una resa dei conti che attraversa l’Europa: dall’Italia, dove vive la narratrice di Privato, alla Germania, ovvero il passato che non riesce a passare.
Si spinge verso Israele, con il sogno di una nuova patria e un futuro che non può mantenere le promesse. E giunge fino in Brasile, rifugio per un lontano esilio.
In questo dialogo tra passato e presente emergono figure emblematiche.
Non solo la madre, morta all’ingresso nel Lager, e il fratello Ödön, scomparso alla fine di una vita di emigrazione in Sudamerica, ma la sorella sopravvissuta, l’amico scrittore, i vicini di casa dell’infanzia, il marito italiano: testimoni ognuno della propria esperienza, compresenti nel confronto continuo con la memoria.