14 riflessi sul Lago delle Visioni
Autore: Roland Barraux
Editore: Amrita
Prezzo: 18 euro
Pagine: 308
Anno: 1997
Quando nel 1989 il Premio Nobel per la Pace fu attribuito a Tenzin Gytso, 14° Dalai Lama, il mondo riconobbe il suo incessante operare nello spirito della non violenza per la sopravvivenza del Tibet.
Inevitabilmente il riconoscimento andò anche a un’ istituzione religiosa e politica insieme,fondata su una solida tradizione di fedeltà ai principi buddhisti e alla loro applicazione secondo modalità tutte tibetane.
Roland Barraux,ci rivela la storia mai scritta prima, di questa istituzione,una storia tumultuosa e commovente, che va dagli antecedenti sciamanici al terzo Dalai Lama che istituì il titolo,al quinto che unificò il potere temporale e quello spirituale, al sesto detto “il Pazzo”, al tredicesimo che si trovò a capo di un paese ormai in decadenza, all’ultimo che lasciòil Tibet ancora bambino.
È la storia di un lignaggio eccezionale, di un grande Illuminato che si reincarna quattordici volte per portare a termine la sua missione sulla Terra, indicando ogni volta con precisione dove e quando si reincarnerà.
Il Lago delle Visioni esiste davvero: è a centocinquanta chilometri da Lhasa, e sulle sue acque cristalline le personalità incaricate di ritrovare le reincarnazioni del Dalai Lama leggeranno i segni premonitori del suo ritorno.