Le idee e le forme
Autore: Emanuele Zinato
Editore: Carocci
Prezzo: 22,80 euro
Pagine: 240
Anno: 2010
La critica letteraria, accanto alla vicenda intellettuale, ha una propria evidente dimensione stilistica. Il libro traccia la storia della critica italiana per campioni, per linee e per funzioni, nella convinzione che alcuni dettagli significativi possano illuminare l’intero quadro.
Mette a fuoco dunque le principali parole-chiave dei singoli critici e la capacità di argomentarle in rapporto alle idee: da Croce, Gramsci, Debenedetti e Contini a Pasolini, Calvino e Fortini fino all’odierna critica online.
I termini “stili” e “forme” vanno qui intesi in senso ampio: dalle figure della frase fino ai registri espressivi e all’insieme delle procedure retoriche che caratterizzano la forza argomentativa di un critico.
Non esclusa la questione dei diversi generi del discorso: la monografia, il saggio su rivista, l’intervento breve, la recensione, la stroncatura, le storie della letteratura, i manuali, i blog.
Le forme e le idee costituiscono inoltre un campo di forze discorsive soggetto alle regole della riproduzione sociale.
Nel corso del Novecento la critica passa dal prestigio alla fungibilità (che contraddistingue in ogni ambito i lavoratori della conoscenza) e alla conseguente autocoscienza della propria “crisi” e “responsabilità”: il libro, perciò, considera gli ambiti dell’editoria, del giornalismo, della scuola e dell’università come gli scenari in cui hanno luogo i posizionamenti e le legittimazioni del discorso critico e la scelta dei destinatari.