Tre camere a Manhattan
Autore: Georges Simenon
Editore: Adelphi
Prezzo: 16 euro
Pagine: 181
Anno: 1998
“Lei si fermò di colpo, fissandolo con uno sguardo che sulle prime gli parve sdegnato. Ma si sbagliava, se ne accorse subito. Era uno sguardo turbato, e forse c’era un’autentica disperazione in quegli occhi di cui lui ancora ignorava il colore.
Lei fece qualche passo da sola, qualche passo precipitoso, come per fuggire da lui. Poi si fermò, lo aspettò”.
E’ una delle tanti notti che si staglia sul cielo di New York. Un uomo e una donna camminano lungo la Quinta strada, entrando in un bar, poi in un altro e poi in un altro ancora. Come se lo facessero da sempre. Come se si conoscessero da sempre.
Si sono incontrati nel pomeriggio in un caffè, ma sembrano già inseparabili.
Un uomo e una donna, o forse no, solo due creature molto affini che si sono incontrate quella notte, due creature che hanno bisogno l’una dell’altra. Due persone consumate dalla solitudine che finalmente stanno godendo del privilegio di un contatto umano. E si stringono. Affamati della loro tristezza.
“Forse avevano davvero raggiunto un meta”. (e.c.)