Il canto delle pescatrici
Autore: Lorenzo Leporati
Editore: Noubs
Prezzo: 10 euro
Pagine: 60
Anno: 2012
La raccolta poetica “Il canto delle pescatrici” è ispirata al brano musicale “Song of the fisher women” scritto dal mistico armeno G.I. Gurdjieff assieme al compositore russo de Hartmann, suo allievo.
Gurdjieff componeva musica per accompagnare i suoi movimenti, la cosiddetta ginnastica sacra, che è alla base del suo insegnamento esoterico. Le pescatrici di Leporati sono poetesse e mistiche il cui canto, simile a un’acqua, lambisce la riva della sua ispirazione.
Alcune sono menzionate, altre (come Angela da Foligno, Simone Weil, Ingeborg Bachmann, Cristina Campo, Nelly Sachs o Fleur Jaeggy) sono riconoscibili per il loro pensiero.
Il fraseggio di Leporati sembra tremare, palpitare, richiudersi in se stesso e la tensione che dimora nelle sue poesie si risolve in un equilibrio di versi perfetti, conclusi, inappellabili, dietro i quali si nasconde sempre un koan: un richiamo all’assoluto, alla perfezione, all’indistinzione con il tutto.
Il libro esordisce con una definizione di Elémire Zolla: “una poesia è un silenzio ribadito da parole, è formata da parole immolate al silenzio”e termina con questi versi leggeri: “Si stagliavano votivi./All’acqua./Che scorre oscura e silenziosa./Dove i pensieri limpidi svelano la loro dimora.//La poesia è vendicativa.”