Cieli Perduti. Archeoastronomia: le stelle degli antichi
Autore: Guido Cossard
Editore: Utet
Prezzo: 16 euro
Pagine: 288
Anno: 2010
Oggi il cielo non è più importante. Lo vediamo, ma non lo guardiamo mai veramente. Le luci della città ne hanno affievolito la lucentezza. Ma nell’antichità la situazione era totalmente diversa, il rapporto tra l’uomo e le stelle era molto più profondo.
Il cielo ha ispirato l’immaginazione dei nostri avi che lo popolarono con figure fantastiche: divinità, eroi, animali, battaglie… Con l’avvento dell’agricoltura, poi, l’astronomia e lo studio del cielo diventarono fondamentali per lo sviluppo di un calendario che regolasse il passare delle stagioni.
Tanti megaliti e totem furono costruiti in funzione dell’astronomia, forse per arrivare quasi a toccarlo quel cielo che destava così tanto fascino.
Lo scopo dell’autore è proprio quello di ricercare quei cieli perduti, con un’analisi scientifica rigorosa, studiando i siti archeologici più famosi d’Europa e tutte le civiltà antiche più importanti quali Sumeri, Babilonesi, Egizi, Cinesi, celti, Indiani d’America, Incas, Atzetechi e Maya.
Popolazioni, queste, che hanno lasciato tantissime testimonianze a confermare la tesi dell’autore.