Scolpire il Marmo. Importazioni, Artisti Itineranti, Scuole Artistiche nel Mediterraneo Antico
Autore: Gianfranco Adornato (a cura di)
Editore: Led edizioni
Prezzo: 74 euro
Pagine: 366
Anno: 2010
L’obiettivo del convegno “Scolpire il marmo. Importazioni, artisti itineranti, scuole artistiche nel Mediterraneo antico”, tenutosi alla Scuola Normale Superiore di Pisa dal 9 all’11 novembre 2009, era di muovere un primo, concreto passo verso una panoramica aggiornata dello stato delle conoscenze e degli studi sulla produzione artistica, in particolare la scultura in marmo, dell’Italia Meridionale e della Sicilia.
Centro e periferia, o meglio centri e periferie; importazioni e produzioni locali: sono questi alcuni dei nuclei tematici del convegno attorno ai quali hanno ruotato altre questioni relative ad aree geografiche e artistiche più o meno note, più o meno vicine, in una prospettiva metodologica comparativa che ha visto sullo stesso piano le problematiche della nascita della scultura in marmo ad Atene come in altre poleis del Mediterraneo;
che ha voluto indagare la portata del fenomeno degli artisti e delle maestranze itineranti nella trasmissione di tecniche e di stili, nodo nevralgico molto spesso sottovalutato o addirittura ignorato anche nei più recenti studi sull’argomento; che ha voluto confrontare la “periferia” artistica occidentale con le altre “periferie” del Mediterraneo antico.
Le giornate di studio pisane sono state concepite come tentativo di svolta rispetto alle metodologie finora adottate nell’approccio alla produzione artistica della Magna Grecia e della Sicilia e di altre aree periferiche.
Segno tangibile di una proficua e serena discussione durante i lavori del convegno è questo volume di Atti, che raccoglie la maggior parte degli interventi: un primo contributo, che si auspica sia seguito da altri più importanti momenti di riflessione volti ad allargare lo spettro d’indagine verso altre aree artistiche.
Al centro di queste giornate di studio sono state le produzioni artistiche – in marmo, dalle statue a tutto tondo agli elementi architettonici, in terracotta e in bronzo – delle poleis dell’Italia meridionale e della Sicilia, della Grecia propria e insulare, della Ionia e della colonia di Cirene.
Non un semplice censimento del materiale marmoreo, ma una rinnovata discussione sulla formazione dei linguaggi artistici locali e sulla trasmissione e ricezione di esperienze tecniche e stilistiche grazie alla presenza di maestranze itineranti.