Amleto
Autore: William Shakespeare
Editore: Garzanti
Prezzo: 7,80 euro
Pagine: 284
Anno: 2011
“Essere o non essere, questo è il problema. È forse più nobile soffrire, nell’intimo del proprio spirito, le pietre e i dardi scagliati dall’oltraggiosa fortuna, o imbracciar l’armi, invece, contro il mare delle afflizioni, e combattendo contro di esse metter loro una fine?
Morire per dormire. Nient’altro. E con quel sonno poter calmare i dolorosi battiti del cuore, e le mille offese naturali di cui è erede la carne! Quest’è una conclusione da desiderarsi devotamente”.
Poche opere al mondo hanno interessato o continuano ad interessare pubblico e studiosi come l’Amleto. Molti sono i versi citati da questa tragedia, molte le scene memorabili.
Si può ben dire che la figura del protagonista, con l’abissale densità dei suoi spessori umani e della sua problematica psicologica e morale, sia una delle più alte creazioni del teatro.
Nei suoi astratti fruitori, nella purezza arrogante, nella furia misogina, nell’idealismo puritano Amleto anticipa una sindrome tipica della cultura europea moderna: la crisi esistenziale.